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Su sedici punti campionati lungo gli oltre 24 chilometri del fiume Sarno soltanto i tre prelievi effettuati alle sorgenti meritano un giudizio di “buono” o “sufficiente” mentre per tutti gli altri – man mano che ci si avvicina alla foce – il giudizio è di “scarso” e “cattivo”. I risultati del monitoraggio chimico-fisico di Goletta del Sarno confermano, dunque, il grave grado di sofferenza del Bacino, dovuto ancora alla presumibile presenza di scarichi di reflui urbani e industriali per nulla o non opportunamente depurati che confluiscono direttamente nelle acque del fiume. Legambiente rinnova quindi alla Regione Campania e agli enti preposti di avviare tutte le azioni per completare al più presto l’indispensabile rete di infrastrutture depurative e avviare controlli sempre più serrati contro chi continua a scaricare abusivamente.
Sono questi, in sintesi, i risultati delle indagini condotte da Goletta del Sarno, una campagna di monitoraggio del fiume Sarno promossa da Legambiente Campania e realizzata da “Leonia” circolo Legambiente del territorio del Sarno in collaborazione con i circoli di Legambiente di Solofra e Castellammare. Il dossier Sarno è stato presentato questa mattina – presso la Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia – in occasione della prima tappa campana della Goletta Verde, la storica campagna itinerante di Legambiente, che ogni estate realizza un monitoraggio sullo stato di salute del mare e dei litorali italiani.
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