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Guardia di Finanza, stop al “contrabbando” di gasolio

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10471387_10204434539053751_6811388582782223522_nIl G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia diFinanza di Salerno ha eseguito una misura di custodia cautelare disposta dal G.I.P. presso il Tribunale di Salerno su richiesta della locale Procura nei confronti di 31 appartenenti ad un sodalizio criminale, cui vengono contestate le ipotesi di associazione per delinquere finalizzata principalmente al “contrabbando” di gasolio , nonché di tabacchi lavorati esteri su scala europea con il coinvolgimento di persone e società con sede in Austria, Romania, Polonia,  Slovacchia, Ungheria, Malta, Cipro e consumo finale in Italia. In particolare, le indagini che si sono protratte oltre un anno anche e con la costante e fattiva collaborazione tra le autorità giudiziarie dei paesi europei interessati, attraverso l’intervento della rete “Eurojust”, hanno consentito di ricostruire un’associazione per delinquere capeggiata da un cittadino rumeno. Le investigazioni poste in essere si sono articolate soprattutto in attività tecniche di intercettazione telefonica, oltreché di concreta osservazione dei soggetti di interesse investigativo ed in tutta una ulteriore serie di attività finalizzate a reperire elementi di riscontro a suffragio delle ipotesi investigative nonché con ripetuti fermi di automezzi commerciali durante le fasi del trasporto e stoccaggio, consentendo di sottoporre a sequestro di importanti quantitativi di prodotto per circa 170 mila litri. Ingentissimi sono risultati i quantitativi esitati sul territorio nazionale dal maggio dell’anno 2012, per un totale stimato di circa 4 mila tonnellate di gasolio, tali perciò da influenzare i prezzi in concorrenza e attuare una distorsione del mercato a danno degli operatori onesti. Dopo i primi sequestri di carburante, l’organizzazione aveva tentato di “rifarsi delle perdite” organizzando anche il “commercio” di sigarette di contrabbando che venivano trasportate occultate all’interno di furgoni con carichi di copertura e rivendute nell’hinterland salernitano e partenopeo. Anche tale tentativo è stato represso con il sequestro di 450 chilogrammi di tabacchi lavorati esteri. Considerato il coinvolgimento di più Stati, all’associazione a delinquere è stato riconosciuto il carattere della transnazionalità, circostanza questa che ha reso possibile applicare le speciali misure di sequestro dei beni, anche in territorio estero, per un valore prossimo ai 4 milioni di euro.

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Scritto da su 10 Luglio 2014. Archviato in In evidenza, Notizie. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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