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Non è una rassegna ma un vero e proprio festival la seconda edizione di “Lineeperiferiche”, il contenitore dell’arte messo in piedi da Teatri Sospesi per la direzione artistica di Carlo Roselli e Serena Bergamasco. Dodici sono spettacoli in cartellone, altrettanti i seminari collegati e che avranno come palcoscenico d’eccezione la “white room” di lungomare Marconi a Salerno. Dalla danza alla commedia dell’arte, dalla fotografia al teatro, dalla lettura all’illuminotecnica sono i percorsi al centro della nuova stagione firmata Teatri Sospesi e che punta all’inclusione. Tra gli spettacoli in programma ce n’è uno tradotto nella lingue dei segni, si tratta di “Bestiario” in programma a febbraio.
IL CARTELLONE. Dopo il taglio del nastro con la compagnia “Teatri della Viscosa” che ha portato in scena “No t’avevo detto”, sabato 24 gennaio Donatella Morrone presenta il suo “Moving in a metric space”, lo spettacolo incentrato su un corpo il cui movimento (si)costruisce in linee sempre più marcate in proiezione di un “fuori” inteso come esterno ad un corpo ed esterno ad un “frame” visibile nello spazio. Il 31 gennaio la Compagnia Acatama, per il terzo appuntamento in cartellone, propone “II Change”, mentre il 7 febbraio la doppietta Pescatori di poesia e Teatri del Lupo, dopo aver calcato le tavole del Teatro Duse di Roma, approda a Salerno con il suo “Bestiario”. Il programma di “lineeperiferiche” prosegue con un altro lavoro a doppia firma, questa volta si tratta di Floor Robert e Olimpia Fortuna che nel giorno di San Valentino (14 febbraio) è di scena con “Influenza / Soggetto senza titolo”; il 21 febbraio c’è lo spettacolo “Storie di niente e di nessuno”, una produzione Manovalanza per la regia di Adriana Follieri; il28 febbraio si cambierà registro per ospitare testo di Harold Pinter, “Il calapranzi”, interpretato dagli attori dell’Ex-Asilo Filangieri; il 7 marzo Barone, Chieli e Petti sono al centro di “Notturni” mentre il 14 marzo spazio ai Melisma per la messa in scena di “Effetto C. C. Ovvero il topolino Crick”; il 21 marzo riflettori puntati su Enzo Capasso ed il suo “Elettroshock” ed il28 marzo Antonetta Capriglione è Edith Piaf che scrive una lettera all’ uomo per avere fiducia nella propria umanità e a conoscere il mondo, prendendosi il rischio di cambiarlo, la drammaturgia è di Maria Sole Limodio. A chiudere questa seconda edizione di “lineeperiferiche” il 12 aprile è la Compagnia Barone Chieli Ferrari con “A una signorina a Parigi”, uno spettacolo in cui il fantastico entra nella realtà senza sovvertirne le regole, senza prendere il posto delle strutture ordinarie della vita.
Consigliata la prenotazione: 392 3163608 – info@teatrisospesi.org.
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