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Vertenza La Quiete: nulla di fatto ed aumenta lo stato di tensione dei lavoratori

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foto_pensionatiE’ sempre più critica la vertenza Cedisa e La Quiete,strutture dell’imprenditore Leonardo Calabrese. Stamane, mentre è stata occupata la sede del Centro diagnostico di Fratte, i lavoratori della casa di cura di Capezzano hanno presentato una denuncia alla procura della repubblica affinché si possa sbloccare la situazione che li vede senza stipendio da oltre un anno . Venerdì scorso in Prefettura nel corso di un incontro con tutti i soggetti istituzionali interessati, Agenzia delle Entrate, Equitalia, INPS, ASL Salerno, Regione Campania e la proprietà dei centri, si  era ipotizzato che le prestazioni sarebbero state pagate direttamente dalla ASL per bypassare la problematica debitoria delle due strutture,e la stessa Asl aveva chiesto ai dipendenti la comunicazione dell’Iban per il trasferimento dei fondi .Ieri,invece  nel corso di una  riunione tecnica sempre in Prefettura,  un rallentamento nella risoluzione del problema, con  l’Asl, l’Agenzia delle Entrate e l’Inps  chiamate a presentare una dettagliata relazione del dovuto a Calabrese e della certificazione di quanto resta da ricevere .

Una volta ricevute le relazioni, il Prefetto ff Cirillo investirà direttamente l’Avvocatura dello Stato per cercare di trovare una strada legale per chiudere la vertenza,e  quindi procedere al  pagamento ai dipendenti. Un colpo di scena che ha fatto saltare i nervi ai lavoratori , alcuni di loro sono saliti sul tetto della struttura minacciando di buttarsi giù,altri  hanno bloccato l’ingesso della struttura sanitaria con una macchina cospargendola di benzina. Sono intervenuti sul posto i vigili del fuoco, sei pattuglie dei carabinieri e un’ambulanza. Al momento continua il presidio sul tetto, mentre La Quiete rimane occupata, ma con la garanzia assoluta di ogni prestazione e cura ai degenti per dimostrare ancora una volta grande disponibilità e sensibilità verso i ricoverati ed attaccamento al lavoro e al dovere.

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Scritto da su 16 Giugno 2015. Archviato in Cronaca, In evidenza. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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