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Lavoro e dignità in primo piano: anche quando parliamo del colosso svedese chiamato Ikea. Anche la sede di Baronissi, come accaduto nel resto d’Italia (con un’adesione vicina all’80 per cento, ha incrociato le braccia questa mattina attraverso un presidio pacifico dinanzi il parcheggio del punto vendita salernitano. Questo il pensiero di lavoratori e sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs: «Non si piegano ai tagli lineari su maggiorazioni per lavoro domenicale e festivo e sulla trasformazione del premio aziendale fisso in elemento variabile, proposte peraltro presentate dal marchio svedese dopo la disdetta della contrattazione integrativa annunciata nelle scorse settimane. E’ inaccettabile che la crescita e lo sviluppo si finanzino esclusivamente sui salari degli oltre 6.000 co-workers italiani che hanno contribuito a rendere Ikea uno dei leader mondiali dei mobili e accessori low cost, lavoratori per la stragrande maggioranza con contratto di lavoro part time disposti a sacrificare la vita familiare e sociale per l’affermazione della leadership del colosso della grande distribuzione e ai quali oggi si chiede di rinunciare al sacrosanto diritto ad una paga dignitosa».
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