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Rifiuti in mare, aumentano reti da pesca e polistirolo. Da Goletta Verde il lancio del progetto per la sensibilizzazione dei pescatori e per ridurre l’impatto degli attrezzi da pesca abbandonati, attivando vere e proprie bonifiche dei fondali marini. Al via la sperimentazione in Campania e Calabria. La plastica è sicuramente il rifiuto più presente in mare, un materiale che è tra i più pericolosi: viene ingerita da cetacei, tartarughe e uccelli marini causando danni spesso letali e la sua frammentazione genera micro-particelle che, ingerite dai pesci, posso arrivare fino alle nostre tavole. Per questo motivo da Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente a difesa del mare, viene lanciato il progetto “Sviluppo sostenibile delle attività di pesca nelle Regioni ricadenti nell’Obiettivo Convergenza attraverso interventi ambientali, informazione e sensibilizzazione, anche con il coinvolgimento della ricerca scientifica”,promosso dall’Alleanza delle Cooperative Italiane coordinamento Pesca (composta da Agci Agrital, Lega Pesca, Federcooppesca). Obiettivo, sensibilizzare i pescatori di alcune regioni costiere (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) per ridurre l’impatto degli attrezzi da pesca abbandonati, attivando vere e proprie bonifiche dei fondali marini, avviando a un corretto smaltimento i rifiuti marini e prevenendo il problema. Nello specifico il progetto mira al raggiungimento dei seguenti obiettivi: bonificare porzioni costiere di mare in alcune regioni ricadenti nell’Obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Sicilia) dagli attrezzi e reti fantasma disperse durante le attività di pesca; formare ed informare gli operatori della pesca per una loro crescita professionale; sensibilizzare target group privilegiati, sui temi della sostenibilità delle attività antropiche e della loro compatibilità con la conservazione delle risorse ed il rispetto dell’ambiente; promuovere un partenariato attivo tra scienziati ed operatori della pesca. Il progetto prevede, inoltre, l’individuazione, la mappatura e il recupero degli attrezzi da pesca coinvolgimento i pescatori e i subacquei nelle fasi di recupero degli attrezzi fantasma e della loro localizzazione in mare. Il recupero consentirà di bonificare e ripristinare le naturali condizioni ambientali, contribuendo a ridurre il rischio di ulteriori incidenti e perdita degli attrezzi da pesca, a tutelare la sicurezza del lavoro dei pescatori.
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