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Le “fere” vengono ammaestrate e la Salernitana tira un sospiro di sollievo (nonostante l’inferiorità numerica, oramai divenuta una fastidiosa abitudine). Tre punti in cascina affrontando una Ternana fanalino di coda, dinanzi il pubblico amico, grazie alla determinazione di Franco e alla solita (magnifica) magia di Gabionetta (oramai ribattezzato “G10”). Dimenticata in fretta, insomma, la sconfitta interna di sette giorni addietro con lo Spezia. Unica nota dolente? Il solito cartellino rosso, come accaduto anche a Pescara nel turno infrasettimanale di martedì, sventolato questa volta a Trevisan (il cui posto viene rilevato da un egregio Empereur) dopo appena trenta giri di lancette. Match non indimenticabile all’Arechi, soprattutto nella prima parte, dove i ventidue contendenti appaiono frenati sia mentalmente che fisicamente. Nella ripresa, invece, la musica cambia. I granata, strigliati a dovere da mister Torrente e già in dieci, partono con il piede sul classico acceleratore. Sessanta secondi e Franco, dopo un intelligente tocco aereo di Eusepi ed una fortunosa deviazione, pesca nel cuore dell’area di rigore una fulminea conclusione per il vantaggio dei padroni di casa. La gioia, però, dura appena due minuti. La burrosa difesa locale viene punita dal velenoso diagonale di Caracciolo. La Salernitana non molla, gli umbri continuano a non approfittare della superiorità numerica ed allora sale in cattedra “G10”. Il brasiliano, un vero e proprio jolly in mezzo al campo, sradica la sfera dal diretto avversario e con un chirurgico mancino a giro buca la rete dell’incolpevole Mazzoni. A poco più di venti giri di lancette dal triplice fischio di chiusura, con Lanzaro e compagnia a non lasciare libero un centimetro agli avversari, è Avenatti, per due volte, a mancare il nuovo pareggio. Il resto? Solo tanti applausi ad una compagine che in dieci uomini (Brescia e Pescara in precedenza) porta a casa sempre un risultato positivo.
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