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Maltempo in Campania:i geologi denunciano la scarsa attenzione per il territorio

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MALTEMPOIl maltempo degli ultimi giorni ha lasciato una lunga scia di danni e disagi nell’intera Campania.La giunta di Palazzo Santa Lucia, come dichiarato dal presidente Vincenzo de Luca, sta raccogliendo tutte le informazioni tecniche sui danni provocati da questa emergenza, per  chiedere lo stato di calamità per i territori più colpiti , in particolare  Benevento e Caserta. Ancora una volta, dunque, la nostra Regione letteralmente ostaggio della pioggia e delle sue conseguenze, frutto di una scarsa attenzione per il territorio in merito ai rischi idrogeologici.E’ quanto sottolinea  l’ordine nazionale dei geologi denunciando la mancanza di manutenzione e di reali azioni di prevenzione, anche nelle occasioni in cui eventi piovosi eccezionali vengono largamente previsti e preannunciati. Per Francesco  Peduto, Presidente Ordine Geologi Campania, sono scarse le reali politiche  di salvaguardia del territorio e delle vite umane, giacchè la gestione del rischio idrogeologico continua ad essere incentrata fondamentalmente sulla riparazione dei danni e sull’erogazione di provvidenze, ad evento accaduto e la mancata prevenzione costa all’Italia lo 0,2% del PIL annuo. Oltre allo stanziamento delle risorse finanziarie, c’è bisogno  di una rapida attuazione delle opere per  garantire una efficace azione di protezione e di interventi di protezione civile pre-evento per conseguire una reale prevenzione sul territorio, finalizzata innanzitutto alla salvaguardia della vita umana e tanto più importante quanto minori sono le risorse per gli interventi strutturali.

Nella Campania devastata dal maltempo qualcosa si muove infatti, ricorda  il presidente  Peduto, grazie ad un’intesa firmata da Regione, Ordine dei Geologi e Federazione degli Ingegneri, è stato avviato  il percorso  dei presidi territoriali, quale efficace strumento di lotta preventiva al dissesto idrogeologico ed idraulico e come coadiuvante nelle azioni di protezione civile sia in ‘tempi di pace’ che in seguito ad eventi calamitosi. La stessa Regione deve  però accelerare le procedure per renderli operativi  e continuare nel percorso di formazione di altri professionisti, oltre ai 200 geologi ed ingegneri già formati e pronti ad dare il loro contributo gratuito , per coprire l’intero territorio regionale come prevede l’intesa stipulata, in base alla quale dovrebbero essere utilizzati 500 geologi e 500 ingegneri per azioni di presidio territoriale.

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Scritto da su 16 Ottobre 2015. Archviato in Cronaca, In evidenza, Notizie. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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