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Quattro pappine a Crotone, l’opportunismo del “Messi” di Fisciano (Citro) con il Trapani e l’erroraccio in uscita di Strakosha a Chiavari con l’Entella. Risultato? Tre sconfitte consecutive subite, una classifica in “rosso”, un gruppo sfaldato e la panchina di mister Torrente terribilmente in bilico. Per non parlare, poi, dell’ennesimo cartellino rosso sventolato alla compagine granata. Dopo trenta giri di lancette è Pestrin (capitano), questa volta, a lasciare i suoi in inferiorità numerica. Della Salernitana, ovviamente, nessuna traccia. L’inizio spumeggiante di cadetteria, successo con l’Avellino e pareggio a Brescia, è solo uno sbiadito ricordo. A giustificare l’attuale momento non posso esserci solo gli infortuni (troppi), la forma fisica non eccellente, l’assenza di Gabionetta per squalifica in Liguria (unica pedina in grado di fare la differenza) o semplicemente il non supporto della dea bendata. E’ necessario aggiungere la mancanza di un numero uno che sia un numero uno (non era meglio trattenere Gori?), un pacchetto arretrato ballerino, una mediana che non crea (peccato non aver ingaggiato Lodi) ed un attacco che non punge (Coda sembra essere un fantasma). A Chiavari, rispetto alle scorse prove, i campani sono apparsi davvero abulici e per i ragazzi di Aglietti portare a casa il risultato (merito di Costa Ferreira ma soprattutto del regalo del portiere granata) è stato sin troppo semplice. Ed ora? Quattro contese in appena quattordici giorni ed a quel punto, prima del mercato di riparazione, presente e futuro saranno più chiari. Forse.
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