Oggi è |
Quel ramo del lago di Como dove si… affonda. Non vogliamo associarci al grande Manzoni (non saremmo assolutamente all’altezza) ma è impossibile evitare il riferimento (leggermente modificato) legato ai “Promessi Sposi” per spiegare l’attuale momento vissuto dalla Salernitana. Nell’ultima gara del girone d’andata (anche di un 2015 vissuto tra sorrisi e lacrime) i granata cadono contro l’undici di Festa (fanalino di coda e mai vittorioso tra le mura amiche). I campani, in partita a singhiozzo, passano in vantaggio, assistenza di Gabionetta e tacco in corsa di Coda, e come già accaduto in passato riescono a complicarsi la vita: merito di un super stacco aereo di Ebagua e alla conclusione dagli undici metri, fallo ingenuo di Pestrin (espulso, ottavo rosso in stagione per i granata), del figlio d’arte Ganz. Venti punti in graduatoria, terzultimo posto e una rivoluzione, tecnico-tattica, alle porte che potrebbe partire dall’allenatore (via Torrente per Colomba, Liverani o Bergodi) e proseguire con ben sei acquisti (Gomis, Rispoli, Daprelà, Maiello, Pulzetti, Mancosu) e dieci cessioni (Strakosha, Trevisan, Rossi, Colombo, Pollace, Perrulli, Milinkovic, Sciaudone, Troianiello, Eusepi e magari anche il diesse Fabiani). Basterà per ottenere la sopravvivenza cadetta?
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