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Terminato il tempo del S. Natale riprendono le attività in questo nuovo anno 2016 appena iniziato. Anche la Cappella dell’Università degli Studi di Salerno riprende le proprie attività e da domani, martedì 12 gennaio, la sala comunitaria sarà a disposizione di studenti e docenti dalle ore 9 alle 15. Alle 12.30 sarà celebrata la S. Messa.
“ Passando per questa vita ” giunto alla seconda ristampa. Il testo è un messaggio di vita fortemente vissuta alla luce della fede- spiega l’autore – ed è ricco di foto, immagini e testimonianze del tempo. L’associazione Albatros ha inserito la presentazione del libro nella sua programmazione in sede nei locali di Spazio donna in piazza Vittorio Veneto a Salerno. Anche l’Arcivescovo di Salerno ha benedetto l’iniziativa dal momento che i proventi del libro saranno devoluti per le famiglie in difficoltà.
la troupe di TDS si è recata il 14 novembre presso la parrocchia di Santa Maria la Nova a Campagna dove don Marcello Stanzione ha festeggiato il suo 25° anniversario di Sacerdozio con la presenza dei Missionari del Preziosissimo Sangue congregazione fondata da San Gaspare del Bufalo.
Nato a Roma il 6 gennaio 1786 da Antonio e Annunziata Quartieroni, fin dai primi anni Gaspare dedicò la sua vita alla preghiera e alla penitenza.
Completati gli studi presso il Collegio Romano nel 1798 indossò l’abito talare e iniziò a organizzare opere di assistenza spirituale e materiale in favore dei bisognosi. Si deve a lui la rinascita dell’Opera di S. Galla, della quale fu eletto direttore nel 1806. Ordinato sacerdote il 31 luglio 1808, intensificò l’apostolato fra le classi popolari fondando il primo oratorio in S. Maria in Pincis specializzandosi nella evangelizzazione dei ” barozzari “, carrettieri e contadini della campagna romana.
Per la Chiesa erano tempi duri: nella notte tra il 5 al 6 luglio 1809 Pio VII fu fatto prigioniero e deportato. Il 13 giugno 1810 Gaspare rifiutò il giuramento di fedeltà a Napoleone e venne condannato all’esilio e poi al carcere, che sostenne con animo sereno per quattro anni. Tornato a Roma nei primi mesi del 1814, dopo la caduta di Napoleone, mise le sue forze e la sua vita al servizio del papa. Pio VII gli diede l’ordine di dedicarsi alle missioni popolari per la restaurazione religiosa e morale.
Per promuovere la conversione dei peccatori, debellare lo spirito di empietà e di irreligione scelse la devozione al Sangue Preziosissimo di Gesú e ne divenne ardentissimo apostolo.
Il 15 agosto 1815 fondò la Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue cui si iscrissero uomini di grande santità, come il ven. servo di Dio d. Giovanni Merlini, Giovanni Mastai Ferretti, il futuro Pio IX .
Nel 1834 diede inizio all’Istituto delle Suore Adoratrici del Preziosissimo Sangue, coadiuvato dalla beata Maria De Mattias, che egli stesso aveva chiamato a tale missione.
Sostenne con straordinario coraggio la lotta accanita che gli mossero le società segrete, in particolare la massoneria. Nonostante le loro minacce e gli attentati alla sua stessa vita non cessò mai di predicare apertamente contro tali sette, fucine di rabbioso laicismo ateo.
Convertí intere logge massoniche e non si stancò di mettere in guardia il popolo contro la loro propaganda satanica. Ma un’altra piaga vessava lo Stato Pontificio, come, del resto, anche altre regioni: il brigantaggio.
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