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Precipita la Salernitana. Nel modo più rovinoso possibile. Poker di reti subito nella città dell’amore, Terni, e prestazione da dimenticare (come tante fuori dalle mura amiche, basti pensare che i granata non hanno ancora mai vinto un match lontano dall’Arechi). A meritare il plauso, più che doveroso, i quattrocento sostenitori campani. L’ex Breda, anche se a malincuore, spedisce i granata al penultimo posto in graduatoria (eppure la sopravvivenza cadetta dista appena quattro punti). Con questa squadra, però, anche Menichini potrà ben poco. A pesare ci sono le tante defezioni (Zito, Empereur, Odijer, Ronaldo giusto per citarne alcune), ma non possono essere giustificate le discutibili decisioni tecniche ed il comportamento di Gabionetta. Secondo rosso consecutivo per il brasiliano, che aveva già saltato la sfida con il Pescara, e questa volta dopo soli nove giri di lancette dal suo ingresso sul terreno di gioco del “Liberati” nella ripresa. Sul match c’è davvero poco da dire. La Salernitana parte con il piede giusto, due chance importanti per Donnarumma dopo pochi secondi dal fischio d’inizio, ma una volta subito il primo gol, a bersaglio Furlan, (ed un’opportunità sciupata da Oikonomidis) finisce direttamente nel più classico pallone. I padroni di casa, nemmeno senza tanto sforzo, affondano i colpi decisivi in una difesa formato groviera (con Pestrin al fianco di Bernardini): sul tabellino dei marcatori gli autografi di Ceravolo, Meccariello e Falletti (quest’ultimo nella seconda parte di contesa a tempo scaduto).
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