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La tragica morte di Lino Trezza, il giovane operaio portuale morto sul lavoro la scorsa notte, ha fatto scattare l’attenzione nazionale sulla sicurezza. A scrivere una lettera aperta le segreterie nazionali dei sindacati di settore, la Filt Cgil, la Cisl reti e la Uiltrasporti, che, in un comunicato unitario sottolineano:
“Il gravissimo incidente mortale avvenuto nella tarda serata di ieri al porto di Salerno accende ancora una volta i riflettori sul tema della sicurezza sul lavoro. Un’altra vittima del lavoro nei porti significa che gli sforzi prodotti sino ad oggi non sono sufficienti e si deve fare molto di più sul piano della prevenzione e della cultura della sicurezza, per garantire l’incolumità di chi ci lavora.
Spesso gli ambienti ristretti e chiusi, dove operano contemporaneamente più mezzi e persone, sono quasi sempre la causa di fondo del ripetersi di questi tragici avvenimenti. Le nuove tecnologie e i ritmi operativi eccessivi rivolti all’incremento dei volumi delle merci movimentate aggiunte a tempistiche sulla rapidità di esecuzione sempre più compresse aumentano il rischio di incidenti rilevanti e spesso, troppo spesso mortali.
Si tratta di attività che meritano un’altissima attenzione e concentrazione sul lavoro e che risente di pressioni sui lavoratori e in alcuni casi si travalica l’aspetto legislativo e contrattuale, non rispettano l’ordinario orario di lavoro, convinti, a torto, che la sicurezza venga dopo la produttività e il profitto.
Per questo ci appelliamo alla sensibilità dei lavoratori, degli operatori e degli organismi di vigilanza affinché ognuno per la propria parte, le proprie peculiarità e responsabilità eserciti, e si senta libero di farlo, le funzioni che gli sono attribuite”.
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