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“Pendolaria 2016”: l’allarme di Legambiente sul trasporto ferroviario pendolare

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Tagli, inefficienze e servizi scadenti sono le tra cause che penalizzano il trasporto ferroviario pendolare in Campania. A lanciare l’allarme è ancora una volta Legambiente con  l’ultimo rapporto, “Pendolaria”. Per i circa 279mila pendolari campani che ogni giorno prendono il treno per andare a lavorare o a studiare la condizione del trasporto pubblico è insostenibile. A penalizzare chi usa i treni per spostarsi da una città all’altra della regione è il servizio che, secondo quanto scritto all’interno del rapporto, è scadente perché i soliti vecchi treni sono diminuiti e diventano più affollati e pericolosi. Dal 2010 ad oggi il calo dei pendolari è stato vertiginoso, passando dai 442mila utenti a 143 mila pendolari, il 34% in meno. Una drastica diminuzione che si tramuta in più auto in circolazione, più traffico e di conseguenza più smog nelle nostre città.

In Campania sono stati effettuati tagli complessivi del 15% al servizio dal 2010 ad oggi, con punte di -50% su alcune linee, mentre c’è stato un aumento delle tariffe del 36%.

Tra tante ombre ci sono anche piccoli segnali che fanno ben sperare. In Campania si è tornati ad investire nell’acquisto di nuovo materiale rotabile con oltre 47 milioni per l’acquisto di parte dei nuovi treni ETR per la Circumvesuviana, di quelli per Sepsa incluso ilrevamping di 13 treni e l’acquisto di 12 unità di trazione Firema e 7 nuove unità di trazione Firema per la ex MetroCampania NordEst, oltre che con i finanziamenti previsti per l’acquisto di 12 nuovi treni Jazz (che si sommano ad altri 12 già in circolazione) per Trenitalia; a Napoli aumentano i passeggeri: ogni giorno oltre 150.000 passeggeri prendono la Linea 1 (erano 110.000 nel 2013 prima del prolungamento fino alla Stazione Garibaldi).

“La situazione dei pendolari – ha dichiarato il presidente di Legambiente Campania Michele Buonomo è inaccettabile e insostenibile. Un fenomeno sociale che non interessa a nessuno e che incrocia i grandi temi dell’attualità e i problemi che vivono ogni giorno le famiglie, di contrazione della spesa per l’aumento del costo dei trasporti e in particolare proprio di quello legato all’automobile, di inquinamento e congestione delle città ma anche di impegni del nostro Paese nella lotta ai cambiamenti climatici”.

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Scritto da su 24 Gennaio 2017. Archviato in In evidenza, Notizie. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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