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L’ensemble San Pietro a Majella chiude i “Concerti in Luci d’Artista”

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Gran finale, domenica 21 gennaio, per la terza edizione di “Concerti in Luci d’Artista”, la sezione invernale dei “Concerti d’estate di Villa Guariglia in Tour” che, quest’anno ha allestito un articolato percorso di ben otto appuntamenti.  A firmarne l’organizzazione è il CTA di Salerno, l’Associazione “Amici dei Concerti di Villa Guariglia” in collaborazione con il Conservatorio di Musica “Giuseppe Martucci” di Salerno ed il contributo e patrocinio del Comune di Salerno. L’ingresso è gratuito.

Domenica sera, alle ore 20, la Chiesa della SS.ma Annunziata ospiterà l’Ensemble di fiati “San Pietro a Majella” diretto da Eugenio Ottieri e composto da Marcello Masi e Antonio Troncone al flauto, Marco Cocule e Gianpiero Di Lecce al clarinetto, Maurizio Conte, Fabio Montefoschi e Alessio Castaldi al sassofono, Salvatore Liotti e Davide Maiello alla tromba, Vincenzo Vuolo e Cosimo Gargiulo al trombone ed Emmanuele Conte alle percussioni. Due i solisti: il pianista Salvatore Biancardi e la voce di Adria Mortari. La serata è una dedica alle vittime di tutte le guerre, attraverso una scaletta che unisce versi e musiche nati negli anni del nazismo. S’inizierà con l’Idillio di Sigfrido di Richard Wagner, musicalmente una delle partiture più pulite mai uscite dalla penna del compositore. Si ritroverà il binomio Weill-Brecht con Salomon Song e Surabaya Johnny, melodia composta per le musiche di Happy End. Ed ecco la suite dall’Opera da tre soldi, con la sua lucida e provocatoria critica sociale del testo e la dirompente forza della sua musica, che la conferma opera estremamente vicina alla crisi di valori umani, sociali e morali Epilogo contro le ingiustizie di Brecht e finale con il brano più famoso della “Suite per Orchestra di Varietà”, di Dmitri Shostakovic, il “Valzer n. 2″, reso celebre dalla colonna sonora del film di Stanley Kubrick Eyes Wide Shut, brano con cui questa formazione debuttò al Giffoni Film Festival di qualche anno fa.  Anche qui, sin dalle prime note del Valzer, saremo catapultati nel mondo dell’orchestrina, con le ancheggianti armonie del pianoforte e il suadente ed ironico tema.

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Scritto da su 19 Gennaio 2018. Archviato in Culture. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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