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A volte ritornano. Dal cilindro ecco “Rosinaldo” che evita alla Salernitana il ko interno con il Cesena. Il numero dieci, ex della contesa, rimedia alla rete di Moncini con una magistrale punizione. La sopravvivenza cadetta, nonostante i due punti persi oggi all’Arechi, è sempre più vicina. LA PARTITA. Tocca a Bocalon, assistenza mancina di Vitale, provare ad impensierire il pacchetto arretrato bianconero. Al secondo giro di lancette, tocco fuori misura dell’ex Alessandria. Trascorre un minuto: traversone dalla sinistra, rinvio maldestro di Fulignati e salvataggio a pochi passa dalla linea bianca di porta su destro a botta sicura di Sprocati. Dei romagnoli alcuna notizia ed al tredicesimo è il legno a frenare la voglia di gol firmata Kiyine. Ancora i granata a caccia del vantaggio. Casasola, non nuovo ad inserimenti offensivi, non trova nel suo destro un ideale alleato. Chi non centra il bersaglio paga? Assolutamente. Al diciottesimo Donkor calibra il destro dalla distanza e pesca, più che indisturbato, il giovane Moncini per il punto dell’uno a zero. I padroni di casa si rimboccano le maniche in un batter di ciglia. Due i super interventi dell’estremo difensore cesenate nello spazio di pochissimi secondi: vittima di turno, l’ex Rosina. E’ una sfida personale tra il numero 10 ed il pipelet romagnolo. Questa volta, per questione di millemetri, è la mira a non essere amica dei campani. Ancora s.o.s difensivo granata al trentesimo. Rinvio sbilenco di Radunovic, sbroglia Tuia. Risposta dei ragazzi di Colantuono con Bocolan. Polveri bagnate per il cecchino a tu per tu con Fulignati. Sul finire del tempo è il Cesena a mancare il colpo del definitivo ko. Calcio piazzato a giro di Schiavone e deviazione sulla traversa di Radunovic. E’ stregata la porta bianconera per Bocalon. Ennesimo errore nell’area piccola avversaria e prima parte di contesa archiviata. Prima novità della ripresa? Palombi prende il posto di uno spento Sprocati. Nulla di rilevanta da segnalare. Sul taccuino una debole conclusione del solito numero 24 granata (l’ultima prima di lasciare il campo per Rossi) ed un paio di ripartenze, senza conseguenze, del Cesena. Ed è proprio l’ex laziale, al giro di lancette sessanta, con una torsione aerea a sfiorare il pareggio. La Salernitana fatica incredilmente, rispetto alla prima frazione di gioco, a trovare sbocchi ideale per colpire il pacchetto arretrato bianconero. Ci vorrebbe un calcio di punizione. A guadagnarlo è Rossi, a batterlo (magistalmente) Rosina e l’uno ad uno è cosa fatta al 70′. Tanta confusione e doccia anticipata per l’esagitato Colantuono sino al triplice fischio di chiusura. (www.asalerno.it)
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