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1600 euro-recuperati al 60% con detrazione fiscale grazie al progetto ministeriale Art Bonus dalla donatrice Antonia Autuori – per restituire alla città di Salerno due gioielli di famiglia: un’olio su tela del Tafuri “Bambino seduto in sacrestia” e il Liber Decretorum del 1536. Il libro in pergamena racconta la vita cittadina dell’epoca ed è il libro più antico custodito attualmente nell’Archivio di Salerno-ha precisato stamane in conferenza stampa Lucia Napoli, funzionario del Comune di Salerno, direttrice dell’Archivio- fu trovato circa cinque anni fa in un deposito del Comune e attendeva solo di essere restaurato. Due pezzi storici del patrimonio artistico cittadino recuperati grazie al Progetto del Ministero ad hoc Art Bonus cui tutti i cittadini possono accedere contribuendo al restauro di preziose opere d’arte e detraendo la spesa al 60% dalle tasse della propria azienda.
Il restauro delle opere presentate stamane nel salone del Gonfalone di palazzo di città è stato effettuato, sotto la supervisione della Soprintendenza, dalla “Legatoria d’Arte e Restauro di Nola” per il Liber Decretorum al costo di 600 euro, mentre per il quadro, lacerato in due e ormai in condizioni più che precarie, da Diana Spada della ditta Restauro e Conservazione di Cava de Tirreni, al costo di 1000 euro più un contributo del Comune di Salerno.
L’Appello giunto in conferenza stampa stamane da Antonia Autuori e evidenziato dal sindaco Vincenzo Napoli è di contribuire al progetto Art Bonus provando a restaurare i sipari del Teatro Verdi di Salerno.
Per recuperare i preziosi e antichi drappi- attualmente più che lisi- sarebbero necessari 90.000 euro per uno e 110.000 euro per l’altro. Poco più di 200.000 euro per restituire al Massimo cittadino i suoi sipari originali e di grande valore storico oltre che affettivo per l’intera cittadinanza anche per le generazioni che verranno.
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