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Ad un anno dall’approvazione della legge Salva Borghi 158/2017, pensata per difendere tanta ricchezza dai disagi vissuti nei luoghi lontani dalle rotte dei grandi centri urbani, Legambiente coglie l’occasione per raccontare, attraverso lo studio “Scatti di futuro”, le gestioni più moderne, dinamiche ed efficaci che rendono questi luoghi vivibili e competitivi nel panorana economico, sociale culturale del Paese. Un viaggio attraverso dieci esperienze virtuose e idee di cambiamento per raccontare l’altra Italia, quella dei piccoli borghi italiani, sotto i 5mila abitanti, che lottano contro il fenomeno dello spopolamento e del disagio insediativo e che hanno deciso di scommettere su innovazione, sostenibilità, salvaguardia dell’ambiente, accoglienza, integrazione ma anche su un radicale ripensamento dei servizi per la cittadinanza. Storie spesso poco conosciute, nate su iniziativa di singoli cittadini, associazioni, cooperative o enti locali con l’intento di dare un nuovo futuro a questi territori, e che lentamente stanno producendo piccoli ma importanti cambiamenti per molti borghi italiani. A loro Legambiente dedica“Scatti di futuro. Viaggio nell’Italia dei piccoli comuni che innova”, un report che ben racconta, attraverso dieci buone pratiche, la voglia di mettersi in gioco di alcuni borghi che credono in un nuovo rinascimento territoriale. C’è chi scommette sull’agricoltura sociale, l’economia circolare e il recupero di terre e boschi, chi investe nell’architettura ecosostenibile, chi punta sull’innovazione e l’efficienza energetica, chi sull’accoglienza e l’integrazione sociale. “Con il report “Scatti di futuro” – dichiara Stefano Ciafani, Presidente nazionale di Legambiente – abbiamo voluto raccogliere alcune delle storie virtuose della nostra Penisola che ben raccontano quei segnali di cambiamento che sono in corso nei piccoli comuni e che abbiamo registrato, anno dopo anno, nelle diverse edizioni di “Voler bene all’Italia”. Vogliamo riportare ancora una volta l’attenzione sulle grande potenzialità dei borghi italiani, luoghi di storia, cultura e tradizione, ma anche culle di innovazione sociale e laboratori di futuro. Ma è fondamentale che queste preziose esperienze non rimangono delle storie pioneristiche, ma che vengano inglobate in un progetto più articolato e ambizioso, in grado di metterle in connessione tra di loro e replicarle, determinando anche un nuovo assetto socio-economico. Infine è fondamentale che vengono rispettati i tempi di approvazione dei decreti attuativi previsti dalla legge e che vengano stanziati più risorse per i borghi”.
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