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Acque salernitane, s.o.s da Goletta Verde

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Ambiente? E’ sempre s.o.s. Su 413 controlli eseguiti sulle acque in uscita dagli impianti di depurazione in Campania, il 41% e’ risultato ‘non conforme’, con punte di non conformita’ del 66% per gli impianti della provincia di Salerno. Si tratta dei dati dell’Arpac sui controlli del 2017 e resi noti da Legambiente nel corso della presentazione del bilancio del monitoraggio svolto lungo le coste campane da Goletta Verde. Valori inquinanti in oltre la meta’ delle foci di fiumi e torrenti che si gettano in mare: su trentuno punti monitorati tra 25 e il 29 giugno, venti presentavano cariche batteriche elevate, con situazioni che mostrano un inquinamento ormai cronico: e’ il caso ad esempio la foce del fiume Irno a Salerno, del Savone a Mondragone, del fiume Sarno tra Castellammare e Torre Annunziata, della foce dei Regi Lagni a Castevolturno, della foce del canale di Licola a Pozzuoli e della foce del torrente Asa a Pontecagnano giudicati “fortemente inquinati” per il nono anno consecutivo. Ma fortemente inquinata e’ anche l’acqua del canale Olmitello a Barano d’Ischia, in localita’ Maronti, mentre in provincia di Salerno su 13 foci esaminate, 11 ricevono un giudizio da bollino rosso. Tra questi la foce del canale di scarico a Marina di Eboli, del fiume Bussento a Policastro Bussentino, del fiume Solofrone tra Capaccio e Agropoli. “La maladepurazione e’ un’emergenza ambientale – sottolinea Davide Sabbadin, portavoce di Goletta Verde – che va affrontata con urgenza, visto tra l’altro che siamo stati anche condannati a pagare all’Ue una multa da 25 milioni di euro, piu’ 30 milioni ogni sei mesi finche’ non ci metteremo in regola. Soldi che avremmo potuto spendere per aprire nuovi cantieri per la depurazione e realizzare sistemi efficienti e moderni”.

 

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Scritto da su 13 Luglio 2018. Archviato in Cronaca, Dalla provincia, In evidenza, Notizie. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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