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Il 22 settembre prossimo sarà per il secondo anno consecutivo il gruppo MATER JESU della parrocchia di Mariconda a iniziare il Seminario di vita nuova con i detenuti e le detenute della Casa Circondariale di Salerno, nell’ambito del progetto del RnS Prison Fellow ship.
Ogni anno transitano per la Casa Circondariale circa mille cinquecento detenuti- ha spiegato ai nostri microfoni Stefano Martone, da quattro anni direttore dell’Istituto di pena. Su cinquecento persone attualmente detenute, cento più del consentito, la presenza delle donne è diminuita del cinquanta per cento.
Cinquantadue sono i promossi di quest’anno su centosessanta iscritti alle attività scolastiche. Cento invece sono i lavoratori. In trenta si occupano delle costruzioni interne: della pensilina per riparare dalla pioggia o dal sole cocente i parenti in fila per i colloqui, la rampa per i disabili e i molti lavori di riparazione sono affidati a loro. Orgogliosi e soddisfatti stamattina hanno mostrato all’Arcivescovo la nuova fontana monumentale in cui vivranno pesciolini rossi, rivestita con maioliche nei colori della Polizia Penitenziaria, realizzata con il loro ingegno e le loro mani.
L’Università grazie ai fondi europei ha finanziato nell’estate appena trascorsa -ha proseguito il direttore Martone – la formazione di primo livello per ottanta detenuti abilitati a svolgere ora le attività di sommelier e barman; e poi grazie al CONI corsi maschili e femminili di calcio, aerobica e pallamano. Ricominceranno a breve progetti-laboratori di ceramica e fra un mese realizzeranno i boccali per una festa a tema.
Fondamentali per tutti i progetti di sostegno alla genitorialità. A collaborare in questo senso la CRIVOP che da sette anni attiva nei giorni di ricevimento delle famiglie degli stand davanti alla casa circondariale per far giocare i bambini in attesa della visita ai propri genitori. Unico neo al momento ma su cui si sta lavorando insieme alla sicurezza è l’impossibilità di seguire il campionato di calcio già iniziato. Lo scorso anno grazie alla Caritas diocesana i detenuti furono dotati di schede Pay TV ma quest’anno sono inutilizzabili in quanto da Premium si è passati a SKY. “Ho già parlato con i responsabili-ha assicurato il direttore Stefano Martone- e a breve il collegamento sarà ripristinato”.
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