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Salernitana, la sosta ed il terzo gradino del podio

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Salernitana, il rapace Bocalon ed il palo stendono lo Spezia. Quinta e decisiva marcatura stagionale per l’attaccante veneto che regala il terzo posto ai granata. Aquilotti in dieci per tutto il secondo tempo e vicini al pareggio in più occasioni: clamoroso il legno colpito da Galabinov. LA PARTITA. E’ Jallow il più intraprendente dell’undici schierato da mister Colantuono. Centoventi secondo ed il gambiano ci prova con un insidioso tiro-cross, libera l’estremo difensore ligure Lamanna. Gli avversari provano a rispondere con Okereke, nessun particolare affanno per Migliorini e compagnia, ma sono i granata ad ingranare la marcia giusta. Quindicesimo giro di lancette, Mantovani veste i panni guastatore della manovra bianconera, Bocalon tocca per Mazzarani la cui conclusione viene respinta dal numero uno spezzino. Chi arriva veloce come un falco per ribadire in rete? Il solito centravanti veneto: quinto centro stagionale e vantaggio della Salernitana (che da questo momento depone le “armi”). La reazione degli aquilotti passa attraverso i piedi di Bartolomei e la pronta deviazione in angolo di Micai. Il centrocampista ci riprova, con poca fortuna, su calcio piazzato verso la fine della prima frazione di gioco. E’ proprio l’ex Cittadella, però, a rovinare i piani di rimonta dello Spezia. Giallo sventolato dall’arbitro Dionisi, un applauso ironico di troppo e doccia anticipata. L’inferiorità numerica non spaventa i ragazzi di Marino. Eccezion fatta per due colpi di testa, firmati Djuric (dentro per Jallow) e Mazzarani, sono i liguri a farla da padrone nella ripresa. Bidaoui, Okereke e Ricci (quest’ultio vecchia conoscenza del pubblico di casa) sfiorano il pareggio. La buona sorte, l’intervento prodigioso di Mantovani e la prontezza di Micai evitano guai peggiori ad una Salernitana irriconoscibile. I granata non riescono quasi mai a ripartire. A provarci è il solo Casasola. L’argentino, tanta buona volontà ed a volte poca precisione, non viene assistito a dovere dalla coppia offensiva. Al minuto ventotto è il legno a dire di no a Galabinov. Punizione da cineteca per il centravanti e palo pieno con l’ex Bari proteso in volo. Colantuono, disorientato come la sua truppa, gioca anche la carta Andrè Andersson. La velocità del brasiliano potrebbe frenare la spinta dei bianconeri. Nulla di tutto questo. Lo Spezia macina chilometri e raccoglie calci d’angolo. Il pari sarebbe meritato. Ma nel calcio vince chi buca la rete. (www.asalerno.it)

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Scritto da su 13 Novembre 2018. Archviato in Calcio, In evidenza, Notizie, Sport. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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