Martedì 12 febbraio alle ore 19.00 presso la parrocchia del Sacro Cuore di Gesù – Sala San Damiano si terrà un incontro di ascolto e formazioni sul tema “La politica è una forma moderna ed esigente di carità” così come definito da Paolo VI organizzato dal Centro Interculturale e ricerca “Tau” Onlus, relaziona il l’On.le Guglielmo Scarlato. “Ci volgiamo verso tutti gli uomini di buona volontà consapevoli che il cammino della pace passa attraverso lo sviluppo- scrive Paolo VI nella Populorum Progressio -delegati presso le istituzioni internazionali, uomini di Stato, pubblicisti, educatori, tutti, ciascuno al vostro posto, voi siete i costruttori di un mondo nuovo Supplichiamo Dio onnipotente di illuminare la vostra intelligenza e di fortificare il vostro coraggio nel risvegliare l’opinione pubblica e trascinare i popoli. Educatori, tocca a voi di suscitare sino dall’infanzia l’amore per i popoli in preda all’abbandono. Pubblicisti, vostro è il compito di mettere sotto i nostri occhi gli sforzi compiuti per promuovere il reciproco aiuto tra i popoli, così come lo spettacolo delle miserie che gli uomini hanno tendenza a dimenticare per tranquillizzare la loro coscienza: che i ricchi sappiano almeno che i poveri sono alla loro porta e fanno la posta agli avanzi dei loro festini”.
“Ognuno di noi deve recuperare sempre più concretamente la propria identità personale come cittadino, ma orientato al bene comune…se il cittadino è qualcuno che è convocato e obbligato a contribuire al bene comune, per ciò stesso fa politica, che, secondo il magistero pontificio, è una forma alta della carità”. Sono alcuni passaggi del discorso che il Cardinale Jorge Mario Bergoglio, tenne in occasione del bicentenario della nazione argentina, pubblicati il 2 aprile 2013 dall’Osservatore Romano. “Etimologicamente – ha affermato Papa Francesco – cittadino viene dal latino citatorium. Il cittadino è il convocato, il chiamato al bene comune, convocato perché si associ in vista del bene comune. Cittadino non è il soggetto preso individualmente, come lo presentavano i liberali classici, né un gruppo di persone indistinte, ciò che in termini filosofici si definisce `l’unita´ di accumulazione’. Si tratta di persone convocate a creare un’unione che tende al bene comune, in certo modo ordinata; ciò che viene definito `l’unita´ di ordine’. Il cittadino entra in un ordinamento armonico, talora disarmonico a causa delle crisi e dei conflitti, ma comunque un ordinamento, finalizzato al bene comune. Per formare comunità ciascuno ha un munus, un ufficio, un compito, un obbligo, un darsi, un impegnarsi, un dedicarsi agli altri. Queste categorie provengono dal patrimonio storico-culturale ma attualmente sono cadute nell’oblio, oscurate di fronte all’impellente spinta dell’individualismo consumistico che unicamente chiede, esige, domanda, critica, moraleggia e, incentrato su se stesso, non aggrega, non scommette, non rischia, non `si mette in gioco´ per gli altri”.
Gandhi nel suo ” settenario” diceva: 1. l’uomo si distrugge con la politica senza principi. 2. l’uomo si distrugge con la ricchezza senza lavoro. 3. l’uomo si distrugge con l’intelligenza senza il carattere. 4. l’uomo si distrugge con gli affari senza morale. 5. l’uomo si distrugge con la scienza senza umanità. 6. l’uomo si distrugge con la religione senza la fede. 7. l’uomo si distrugge con la carità senza il sacrificio di sé.
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