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La povertà uccide, come la strada. A ricordarlo è la Comunità di Sant’Egidio che anche a Salerno da più di trenta anni opera per essere accanto ai senza fissa dimora. Sabato 2 marzo ci sarà una giornata dedicata proprio al ricordo delle vittime della povertà. Una messa, alle ore 11.30, presso la Chiesa del Gesù Redentore, in via Francesco Carnelutti, e poi un pranzo con i poveri presso la mensa di Casa Nazareth. A Salerno il servizio di aiuto alle persone in strada impegna la Comunità di Sant’Egidio due volte la settimana, con circa 80 persone raggiunte dai volontari con la distribuzione di pasti, bevande calde, coperte e vestiario.
La liturgia di sabato 2 marzo a Gesù Redentore è dedicata simbolicamente a Felix, romeno, uno dei primi amici senza fissa dimora conosciuti dalla Comunità a Salerno: sempre allegro e cordiale, era stato operaio edile, fino all’incidente che lo aveva messo per strada. Non aveva perso la sua disponibilità verso gli altri, che lui stesso aiutava, quando trovava lavoro, e un senso grato della vita nei confronti di Dio. Diceva: ”Per prima cosa la mattina mi tolgo il cappello…”. Dormiva con i familiari in un vagone in disuso alla stazione di Salerno. La mattina del 21 agosto 2014 si è sentito male ed è morto, a 40 anni, poco dopo il ricovero in ospedale.
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