Oggi è |
Cogliere l’inquietudine che c’è nella Letteratura del Novecento come segno dell’anelito religioso sedimentato nel cuore di ciascuno non è – sebbene evidente – la sola traccia di lettura di questo volume poderoso, ricco di spunti che Bianco, dantista di chiara fama, offre ora alle lettura di quanti sono affascinati dagli infiniti mondi della cosmologia dell’Alighieri. In “LevShomeà (I Re 3, 9) «Un Cuore Ascoltante»” (edizioni Sinestesie) Michele Bianco si avvicina ai più reconditi epigoni danteschi con un approccio finalmente poliottico, multiprospettico, interdisciplinare filosofico e teologico. La complessità di Dante è riconducibile alla sua prospettiva mistica, nella quale sono espressi il dicibile e l’indicibile. In una nostra intervista, Bianco sottolinea come anche l’aspetto linguistico rifletta la complessità dei temi trattati: “La Divina Commedia è piena di neologismi – spiega lo studioso – parole che non ci sono ancora e che il Poeta crea per tentare di avvicinarsi alla complessa realtà di Dio”.
L’intero arco della storia letteraria da Dante a Luzi, preso in esame da Bianco, declina una visione globale del mondo della fede che spesso trova nelle pagine dei grandi autori una sorta di preghiera laica. Così, se nelle pagine di Dante, Manzoni e Luzi la fede è anche fedeltà alla dottrina cattolica, in autori come Carducci, Pascoli, d’Annunzio e Pasolini, i riflettori sono puntati maggiormente su una sorta di cristianesimo sociale che assorbe le inquietudini contemporanee, le riflette come in un prisma e talvolta le amplifica. La stessa assenza di Dio si pone come sua interrogazione, il vuoto che lascia chiama i poeti a colmarlo attraverso una inquieta, personale ricerca. Bianco non si limita all’esegesi, i suoi saggi sono arricchiti da una minuziosa e puntuale analisi che investe ogni aspetto semantico e simbolico. Continuano intanto le presentazioni, in giro per l’Italia del volume, edito da Sinestesi. Nei giorni scorsi – per iniziativa della Società Dante Alighieri di Salerno, presieduta da Pina Basile – il poderoso volume di circa 750 pagine è stato presentato presso la Sala dei Marmi del Comune di Salerno. La presenza di un folto pubblico ha confermato ancora una volta sia l’autorevolezza dell’autore e del libro, sia il rinnovato interesse per gli studi sul Sommo Poeta.
Link breve:
Devi Registrarti ed effettuare il Login per scrivere un commento Accedi