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Una messa ed il pranzo con i poveri nel ricordo di Felix: l’iniziativa della Comunità di Sant’Egidio

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Dipo, Mariana, Julian, Salah, Svilen vivono ancora fortemente nel ricordo di chi per strada ha teso loro una mano. Domani mattina (sabato 29 febbraio), alle ore 11, presso la chiesa di Gesù Redentore la Comunità di Sant’Egidio ricorderà tutte le persone morte a causa della povertà e della vita in strada, con una messa ed un incontro a pranzo con i poveri. Un’occasione per per riflettere sul dramma della solitudine e della povertà nelle nostre città. Tanti, troppi, muoiono ancora nel bisogno e nell’abbandono. Ma nessuno va dimenticato.
Da più trent’anni la Comunità di Sant’Egidio ricorda nelle città dove è presente le vittime della vita in strada, a partire dalla morte di Modesta Valenti, un’anziana senza fissa dimora, di 71 anni, che viveva a Roma nei pressi della Stazione Termini, dove si rifugiava la notte per dormire, che si sentì male e morì sul marciapiede perché l’ambulanza si rifiutò di trasportarla in Ospedale, perché era sporca. La sua morte ha segnato profondamente l’amicizia della Comunità di Sant’Egidio con chi è senza dimora. Per questo, si fa memoria nella liturgia di tutti gli “amici per la strada” a cui la Comunità si è fatta prossima che hanno perso la vita, ricordando ciascuno per nome.
Con loro la Comunità, attraverso il servizio delle mense, le cene itineranti, i luoghi di accoglienza, ha intessuto negli anni rapporti di prossimità e di familiarità, nel tentativo di migliorare le difficili condizioni della loro vita. A Salerno il servizio di aiuto alle persone in strada impegna la Comunità di Sant’Egidio due volte la settimana, con circa 80 persone raggiunte da i volontari con la distribuzione di pasti, coperte e vestiario. La liturgia di domani a Gesù Redentore è dedicata simbolicamente a Felix, romeno, uno dei primi amici senza fissa dimora conosciuti dalla Comunità a Salerno: sempre allegro e cordiale, era stato operaio edile, fino all’incidente che lo aveva messo per strada. Dormiva con i familiari in un vagone in disuso alla stazione di Salerno. La mattina del 21 agosto 2014 si sentì male e morì, a 40 anni, poco dopo il ricovero in ospedale.

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Scritto da su 28 Febbraio 2020. Archviato in Mondo cattolico. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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