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Un decreto della Penitenzieria Apostolica Vaticana concede l’Indulgenza Plenaria ai malati di Coronavirus, a chi li assiste e a tutti i fedeli del mondo che pregano per loro.
Il nostro Arcivescovo Primate S. E. mons. Andrea Bellandi ha riportato in una nota
“se con l’animo distaccato da qualsiasi peccato si uniranno spiritualmente – attraverso i mezzi di comunicazione – alla celebrazione della Santa Messa, alla recita del Santo Rosario, alla pia pratica della via Crucis o altre forme di devozione o se almeno reciteranno Credo, Pater noster e una pia invocazione alla Beata Vergine offrendo questa prova in spirito di fede in Dio e di carità verso i fratelli.
Con la volontà di adempiere le solite condizioni, non appena sarà possibile, è concessa inoltre
l’indulgenza plenaria ai fedeli affetti da Coronavirus, agli operatori sanitari, ai familiari e a quanti assistono i malati.
Ugualmente è concessa alle medesime condizioni l’indulgenza plenaria in occasione dell’epidemia mondiale ai sacerdoti, religiosi o religiose che offriranno la visita al Santissimo Sacramento o l’Adorazione eucaristica o a quei fedeli che mediteranno le Sacre Scritture per almeno mezz’ ora o la recita del santo Rosario o il pio esercizio della via Crucis in casa.
Dal momento che per tutti è impossibile ricevere il Sacramento della Riconciliazione è richiesta una contrizione perfetta dei propri peccati espressa con una richiesta di perdono accompagnata
dal votum confessionis cioè di ricorrere appena possibile alla confessione sacramentale.
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