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Il direttore della Caritas di Salerno: “non dobbiamo dimenticare chi è lontano da noi”

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Oggi nel mondo il 55% delle persone vivono senza alcuna tutela sociale. Significa che hanno perduto i diritti umani fondamentali come quelli dell’accesso al cibo, alla salute, al lavoro dignitoso, e si ritrovano privi di ogni tipo di protezione e ancora più vulnerabili.

Anche a causa del COVID, più di un miliardo di persone lottano per la sopravvivenza, un miliardo e seicentomila bambini e ragazzi hanno smesso di andare a scuola e molti non vi torneranno una volta che queste riapriranno. Milioni i bambini che saranno sempre più vittime di traffico, prostituzione, abusi, matrimoni forzati e precoci. Una catastrofe umanitaria su scala globale che toglierà i diritti umani basilari, riportando il mondo indietro di oltre cento anni.

In questo scenario dalle tinte fosche, resta accesa la speranza in molte parti del Mondo, grazie all’azione della Caritas e non solo. Anche la Caritas di Salerno Campagna Acerno è presente e contribuisce a tenere acceso il lumicino della speranza. In particolare nel Bangladesh, dove da anni opera attraverso diversi progetti. Tra questi c’è la Casa della Solidarietà, che martedì scorso è rimasta aperta grazie a un sistema di sanitarizzazione automatico, per le persone che accedono per prendere il “pacco” con gli aiuti alimentari. Anche questa settimana sono state 70 le persone in grave stato di indigenza che si sono rivolte agli operatori.

“Siamo sempre presenti sul nostro territorio, ma non vogliamo e non dobbiamo dimenticare chi è lontano da noi, e vive un grave stato di disagio” il commento del direttore don Marco Russo.

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Scritto da su 17 Luglio 2020. Archviato in Mondo cattolico. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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