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Ricco di sorprese. Non siamo mica a Natale, direste voi. Siamo d’accordo. Ma quando si parla di albero di Natale il riferimento alla sorpresa è d’obbligo. In che senso? Nel senso che tatticamente la Salernitana viene rappresentata dal classico albero di Natale, in numeri e non in abete. Sul manto erboso, a Cittadella per la precisione, i granata di Cerone rispolverano lo schema che tanto aveva fatto sperare nella sopravvivenza cadetta. Quello accantonato, sicuramente in modo poco fruttuoso, da Grassadonia. Si riparte dai due successi consecutivi, quelli con Torino e Piacenza, affidando il pacchetto arretrato all’accoppiata centrale Fusco-Peccarisi supportata sugli esterni da Kyriazis e probabilmente Pippa (giovane di belle speranze). Una doppia maglia da titolare per la zona nevralgica? Soligo e Montervino i protagonisti. L’ultimo posto vacante da chi sarà occupato? Volata a tre, come nel ciclismo, per Jadid, Tricarico e Carcuro. Fantasia al potere, almeno lo si spera, affidata a Merino e Cozza. Il compito di azionare il giovane e micidiale Dionisi, unico punto fermo di questa Salernitana, toccherà proprio a chi, ad oggi, ha funzionato a singhiozzo.
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