POSTA
Oggi è

“L’eredità” di Francesco Maria Siani debutta al Piccolo Teatro del Giullare

Archviato in: Culture,In evidenza | Versione stampabile Versione stampabile

Un atto unico che ruota intorno alle dinamiche relazionali familiari, allo scontro e alle difficoltà di dialogo tra le generazioni. Francesco Maria Siani è tornato alla scrittura teatrale per portare sul palco un altro pezzo del suo mondo interiore, affidandosi a Francesco Petti per la regia. Sabato 30 settembre, al Piccolo Teatro del Giullare a Salerno, ci sarà il debutto. In scena: Anna e Roberto Nisivoccia, gemelli e figli d’arte che dopo quasi quattordici anni tornano a calcare le scene insieme, e Andrea Palladino. Per loro tre personaggi uniti da un legame familiare e con tre visioni differenti da voler tirare fuori. Lo spettacolo sarà replicato nei sabati e nelle domeniche successive, ovvero  nei giorni 1, 7, 8, 14, 15 ottobre (il sabato alle 20.30 e la domenica alle 18.30).

“L’eredità è un testo complesso – scrive Petti nelle note di regia – che mette a dura prova chi lo interpreta. Le parole riescono a essere poetiche e quotidiane, dense e piene di sotto-testi e rimandi”. Ancora al giorno d’oggi, la famiglia appare come paradigma di una società patriarcale incapace di adeguarsi ai mutamenti epocali, generazionali, culturali, che si nutre di vanità, di pregiudizi, di non-detti; che coltiva l’ideologia del politicamente corretto, delle diversità razziali, sessuali, religiose, portando l’uomo a chiudersi nella discriminazione, nel risentimento, piuttosto che ad aprirsi alla tolleranza e al perdono.

La sinossi. Per recuperare gli effetti che alla sua morte la madre Marta gli ha lasciato, Enzo ritorna nella casa familiare per la prima volta quindici anni dopo essersene andato; rivede il padre Saverio che, colpito al cervello dall’arteriosclerosi, non ha consapevolezza della morte di Marta, ma crede invece che per ripicca dopo quasi cinquant’anni di matrimonio la moglie lo abbia lasciato, abbandonandolo al suo destino. La relazione tra padre e figlio è stata da sempre conflittuale: Saverio, un contadino emigrato dal Sud in una città industriale del Nord, di stampo patriarcale, nostalgico del duce; Enzo, un sessantottino che ha attraversato appieno il suo tempo, portandone le cicatrici sulla pelle.  Tra di loro, Marta: avulsa da sentimenti di rabbia e di rancore, finché ha potuto ha portato sulle spalle tutto il loro peso pur di salvare, quantomeno nelle apparenze, il nucleo familiare. Il confronto tra Saverio ed Enzo è una bomba a orologeria ad ogni momento sul punto di esplodere e seminare distruzione: guardando in faccia il passato, fuoriescono le verità che, mai dette, hanno avvelenato le loro esistenze.

Link breve:

Scritto da su 26 Settembre 2023. Archviato in Culture, In evidenza. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

Devi Registrarti ed effettuare il Login per scrivere un commento Accedi